
Cos’è la couperose?
La couperose è l’effetto della dilatazione e dello sfiancamento dei vasi superficiale e può essere causata da molteplici fattori non sempre ben identificabili senza l’ausilio del professionista; cercheremo ora di analizzare queste cause cercando di volta in volta anche gli eventuali rimedi rimanendo comunque nel campo del salutismo, della cosmesi e del naturale.
Non ci riferiamo, con questo termine, parlando di guance rosa, al colore trasparente della pelle sana e ben irrorata dal sangue, ma alle tradizionali “guancette rosse” che un tempo erano la patente di bellezza campagnola in contrapposizione al viso pallido delle donne della città.
Quelle chiazze rosse che si estendono sul viso come ali di una farfalla dove il naso è il corpo, erano e sono ancora oggi indice di una pelle e di un temperamento sensibile. Il termine “couperose” non ha nulla a che vedere con il colore rosso o rosa ma il suo nome deriva dal latino “cuprum rame“; difatti, le cosiddette teleangectasie si dispongono sulla pelle, principalmente del volto ed in alcuni casi anche di altre zone del corpo, quali collo, braccia, gambe, seni, in modo irregolare come i cristalli di solfato di rame, assumendone anche la colorazione leggermente bluastra.
Non a caso in precedenza abbiamo parlato di temperamento sensibile, difatti la couperose può essere causata da timidezza, ansia, paura ed in questo caso, prima ancora di trattare questo inestetismo da un punto di vista funzionale con rimedi di tipo medicinale o cosmetico, dovremmo, al bisogno, intervenire sulla psiche con trattamenti rilassanti come massaggi e/o training autogeno.
Altra causa stimolante la comparsa della couperose è certamente una cattiva circolazione sanguigna, specie se caratterizzata da sbalzi di pressione; anche in questo caso è necessario che la suddetta patologia venga controllata dal medico.
Anche l’alimentazione può provocare la comparsa della rosacea, come pure le intolleranze alimentari, l’uso e l’abuso di alimenti piccanti e di alcool, l’utilizzo prolungato di creme al cortisone od il suo uso sistematico, l’impiego di farmaci vasodilatatori i/o calcioantagonisti, l’obesità, (con l’aromatizzazione degli androgeni in estrogeni), ed inoltre anche le condizioni climatiche ed atmosferiche possono influire sulla comparsa della coupcrose, difatti climi freddi e ventilati, l’abitudine dell’esposizione al sole, il brusco passaggio dal freddo al caldo e viceversa, provocano una continua ed una repentina vasocostrizione portando così al rilassamento delle pareti dei vasi, superficiali della pelle. Buona regola sarebbe, allora, proteggere il volto dal freddo e dal vento, evitare lunghe permanenze al sole ed eventualmente proteggere la pelle con creme ad alta protezione.
Opportuno, se non addirittura indispensabile, è l’utilizzo di creme idratanti ed emollienti in associazione con l’assunzione di prodotti di tipo erboristico. Altre cause dell’eritrosi possono essere legate a scompensi ormonali, (vedi meno-pausa), digestivi, epatici e addirittura costituzionali: difatti, l’esser donna, con la conseguente produzione di estrogeni in determinate fìsiologiche quantità, pare sia una delle cause conclamate della couperose.
Quali consigli contro la couperose?
In primo luogo certamente è indispensabile la prevenzione: alla prima comparsa dell’eritema bisogna controllare come prima cosa la dieta stabile, con il giusto equilibrio fra i nutrienti necessari riducendo drasticamente il consumo di alcool e di cibi piccanti.
Importante è anche l’uso sistematico, come protettivi vasali, di vitamina C e vitamina P, meglio conosciuta come fattore della permeabilità: il loro apporto esogeno, infatti evita il travaso ematico dai vasi, evitando così l’inestetica colorazione.
Come eliminare la couperose? Quali sono i rimedi?
Per questa che, più che essere un semplice inestetismo potrebbe e dovrebbe essere considerata una vera e propria patologia, ci viene, come al solito, in aiuto la natura con i suoi semplici ingredienti ed allora il farmacista preparatore ha la possibilità, con essi, di realizzare diversi tipi di preparazioni per uso topico e/o sistemico.
– Tra le piante da tenere presenti per la loro utilità, soprattutto da un punto di vista organico, annoveriamo il mirtillo, il rusco, l’ippocastano e la rosa canina.
– Per uso topico, invece, vengono a ragione utilizzate, e con successo, per la preparazione di creme e/o emulsioni, piante ricche in fitocomplessi ad azione stringente, vasocostrittrice ed antiarrossamento quali ad esempio l’hamamelis, la camomilla, la calendula, il rusco, l’iperico, la liquerizia.
– Val la pena ricordare l’azulene e l’dbisabololo estratti dai capolini di camomilla, l’acido 18 b-glicirretico della liquerizia dall’effetto lenitivo ed antiarossamento. Molto importante è l’utilizzazione di saponine triterpeniche o steroidiche, (escina, ruscogenigne), dell’ippocastano e del rusco, ed anche di flavonoidi di rutaccee che, con la loro azione vaso attiva locale, contribuiscono a contenere l’eritema ed hanno un sollievo quasi immediato.
L’azione di questi preparati topici potrebbe essere sinergizzata dall’uso di filtri UV-A per cui, rivolgendosi sempre al mondo del naturale, sipotrebbero utilizzare i principi attivi contenuti nell’olio di crusca di riso (yorizanolo).
Le persone che presentano il problema della couperose debbono inoltre prendere delle importanti precauzioni nella scelta dei preparati da utilizzare per la cura del proprio del corpo: va evitata la scelta di tonici e lozioni contenenti alcool; riguardo ai profumi utilizzati nelle più comuni preparazioni cosmetiche (gel, creme, lozioni, latti, tonaci detergenti), è necessario che essi siano stati preventivamente testati al fine di evitare reazioni allergiche e di sensibilizzazione che potrebbero aggravare l’eritema.
Bisogna in particolare prestare attenzione anche agli olii essenziali verificando purezza, concentrazione e deterpinificazione mentre per gli olii vegetali, oltre ad essere di ottima qualità, devono avere una buona biocompatibilità con l’epidermide (jojoba, sesamo, girasole, ecc.).
Altre precauzioni dovranno essere prese per i detergenti, che devono essere privi di tensoattivi aggressivi preferendo quelli anfòteri non ionici e, sempre riferendoci al naturale, si potranno privilegiare, per la scelta, le saponine della yucca e/o della saponnaria.